Il Catasto storico del CSR è una raccolta di informazioni organizzata in buste numerate che ebbe origine nel lontano 1904, data di fondazione del Circolo Speleologico Romano; fu sviluppata organicamente dal geologo Aldo Segre negli anni Quaranta. Responsabili del Catasto furono i soci Aldo G. Segre, Mariano Dolci, Gianfranco Trovato, Fulvio Rusconi, Luciano Nizi.
Il Catasto, relativamente a ogni cavità, contiene informazioni che attengono ai più diversi campi disciplinari: geologia e speleogenesi, meteorologia, topografia, biospeleologia, archeologia, folclore delle grotte, ecc. Accanto ad alcuni primi registri databili ai primi decenni del Novecento con informazioni sulle cavità naturali si è sviluppata, a partire dagli anni Quaranta, la forma classica del Catasto grotte, composto di buste numerate contenenti schede di diversa tipologia e tracciato dei campi informativi (dal formato scheda delle “Regie grotte demaniali di Postumia Trieste” ai modelli della Società Speleologica Italiana), ma comprendenti soprattutto fotografie, rilievi, disegni e note sul raggiungimento della cavità e sulla sua esplorazione.
Il Catasto storico del CSR è composto dal Catasto delle grotte del Lazio e dal Catasto delle grotte dell’Abruzzo e del Molise.
Nel Notiziario del CSR sono stati pubblicati gli Elenchi catastali delle grotte del Lazio (1965, 1966, 1967 e 1968, 1970, 1973, 1981, 1988, 1991-1992, 1996) e dell’Abruzzo (1963, 1968, 1971, 1979).
Dal 1999 l’aggiornamento dei dati del Catasto delle grotte del Lazio è a cura della FSL (Federazione Speleologica del Lazio), in applicazione della legge regionale n.20 ‘Tutela del patrimonio carsico e valorizzazione della speleologia’.
In sede è consultabile il Catasto storico delle grotte del Lazio e dell’Abruzzo e Molise dietro richiesta e secondo il Regolamento approvato dal CD del CSR il 5 giugno 2019.
Regolamento CSR Catasto storico delle grotte del Lazio e dell’Abruzzo
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